Alba sulle Dolomiti
Le prime note di Rise di Eddie Wedder si diffondono nel buio della stanza, strappandomi ad un sonno pesante. Come dal fondo di un buco nero, allungo il braccio a cercare il telefono e spengo la sveglia. Il display segna le cinque. Sospiro. Da sotto il morbido piumino, la prospettiva di alzarmi e uscire nel freddo umido della notte non mi attira nemmeno un po’. Vorrei solo raggomitolarmi e continuare a dormire. Ma non posso. Abbiamo un appuntamento con l’alba – e l’alba non aspetta.
Alle sei meno un quarto ci troviamo con gli altri in località Ronchi, a cinque minuti d’auto da Moena, sulla strada per il Passo San Pellegrino. Nel buio, ad uno ad uno distinguo i volti assonnati dei miei compagni di viaggio. Qualche cenno di saluto, poche parole. È troppo presto per fare conversazione. È troppo presto perfino per pensare.
In silenzio, saliamo sulla prima delle due telecabine del Lusia, che ci porteranno su su, fino alla cima di Le Cune, a 2.200m. Prendere la cabinovia di notte è un’esperienza del tutto particolare: non appena si lascia la base dell’impianto, la cabina viene inghiottita dal buio e si ha la sensazione di fluttuare nel vuoto.
Quando arriviamo in cima sono da poco passate le sei. Siamo in perfetto orario. Bastano infatti pochi minuti ed ecco che – in un passaggio del tutto impercettibile – dal buio indistinto comincia a delinearsi davanti a noi il maestoso profilo delle Pale di San Martino.
Con il passare del tempo, il profilo si fa sempre più chiaro ed il paesaggio davanti a noi si arricchisce di dettagli. Come un quadro che ci viene svelato poco alla volta.
La luce fredda e tendente al lilla piano piano cede il passo alle tonalità del rosa e dell’arancione. Le nuvole al di là delle montagne si trasformano in calde pennellate distribuite ad arte. Infine il cielo si accende di un rosso esplosivo.
Il sole ha senza dubbio un modo plateale di preannunciare il proprio arrivo e non si può fare altro che starsene lì, infreddoliti e pieni di meraviglia, ad ammirare questo spettacolo unico che accade tutti i giorni.
Mi affascina come la natura trovi il modo di sottolineare questi momenti di transizione, quasi volesse ricordarci della loro importanza. Non a caso, albe e tramonti meravigliano, emozionano ed ispirano l’uomo da sempre.
Mentre mi ritiro nel bar per ripararmi dall’umidità che dai piedi mi è ormai penetrata in tutte le ossa, penso che forse non è un caso che la natura metta in scena ogni giorno un tale spettacolo.
Si tratta della nascita di un nuovo giorno – e forse niente al mondo merita maggiormente di essere celebrato.
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Data di viaggio: 15 settembre 2013
Questa splendida alba in quota è stata la degna conclusione di #bloggerWEmoena, un evento promosso dall’Associazione Albergatori di Moena e Passo San Pellegrino e voluto, organizzato e coordinato da Matteo Torresani alias @sognotrentino. Si è trattato di un fine settimana dedicato alla scoperta di Moena e dintorni, con particolare attenzione alle bellezze naturalistiche, alle specialità gastronomiche e alle strutture ricettive di questa zona della Val di Fassa. Pur trattandosi di un tour sponsorizzato, come sempre su questo sito parole ed opinioni sono mie e mie soltanto.
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